Storia di Napoleone II re di Roma
Chi cade viene sempre abbandonato, in misura maggiore proprio da coloro che sono stati i più beneficati. È una regola nota, in politica come nelle altre sfere dell’esistenza umana.

En politique et dans les affaires, ni sentiments ni ressentiments
Talleyrand

Esce per Marsilio Editori nella collana gli Specchi “Il prigioniero degli Asburgo” Storia di Napoleone II re di Roma di Alessandra Necci (pp. 384, Euro 19.00).

Il libro narra la storia del figlio di Napoleone Bonaparte e della sua seconda moglie, Maria Luisa d’Austria. Nato nella porpora il 20 marzo 1811 e destinato a essere l’erede e il continuatore del padre, il piccolo Napoleone II diventa invece, all’età di soli tre anni, ostaggio delle potenze ostili alla Francia.
Con la caduta dell’impero napoleonico infatti, viene condotto dalla madre in Austria, alla corte del nonno Francesco I Imperatore, e lì abbandonato, sacrificato alla “ragion di stato” e costretto a una forzata germanizzazione. Un destino doloroso lo attende, perché il bambino non rivedrà mai più il padre, oramai esule a Sant’Elena, né potrà, una volta cresciuto, regnare. Una vicenda che si apre con grandi aspettative e prosegue con tremende disillusioni, nella quale il re di Roma (che sarà anche noto nella storia come l’Aiglon) è solo uno strumento di forze molto maggiori della sua, a cui deve costantemente piegarsi, sino a morire a soli ventun anni di tisi.

Alessandra Necci ricostruisce questa storia con una precisione al tempo stesso fedele e appassionata mettendo in evidenza le difficoltà incontrate nel percorso di vita di un bambino, e del suo complesso rapporto con i genitori, ma soprattutto le leggi spietate che regolano la politica, di fronte alla quale la vita dei singoli esseri umani conta poco o nulla.

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